17 febbraio 2010

Cosa è la destra cosa è la sinistra

Ad oggi la politica italiana, come tutti sappiamo, è rappresentata da due coalizioni, quella di centro sinistra e quella di centro destra, maggioranza ed opposizione. Sterilizzando da opportunismi tipo voto di scambio o di favore, cosa spinge il cittadino italiano d'oggi, quello medio, anche per età, a votare a sinistra piuttosto che a destra? Troppe volte, secondo me, la spinta proviene da ideologismi passati, "mai con i fascisti" o "mai con i comunisti", intendendo per comunista tutto il centro sinistra e per fascista tutto il centro destra. Fra le varie, il PD è in gran parte un partito cattolico di centro, mentre il nostro primo ministro, di centro destra, è in realtà un socialista (il partito socialista non si è mai sciolto davvero, la sua corrente craxiana oggi è nota con il nome di Forza Italia). Per chi non sa vivere nel nichilismo generato dal tramonto delle ideologie dei blocchi, votare PD in quanto ex comunista o non votarlo in quanto ex democristiano è come utilizzare la classica coperta di Linus. Questo comportamento è assolutamente sbagliato, perché questi voti mancanti da parte di individui comunque ideologicamente affini, danneggiano chi oggi intende dare apporto al miglioramento sociale del Paese. Questi dinosauri etici vengono scongelati dagli Apparati prevalentemente in occasione di date elettorali tramite teatrini mediatici ad hoc, creati per mantenere alto questo inattuale senso di appartenenza. Cosa in realtà dovrebbe spingere l'elettore a scegliere l'uno o l'altro schieramento? La risposta secondo me è la sua affinità etica con l'uno o con l'altro riguardo la gestione della cosa pubblica. In linea di massima dovrebbe scegliere quello che dei due gli è più vicino riguardo cose tipo ambiente, contratti a termine, fede, dico, ruolo della donna, guerre, servizi pubblici, droga, prostituzione, accanimento terapeutico e simili. Il problema è che oggi ciascun schieramento più che all'etica mira al marketing e non vedo grosse differenze ideologiche, ansi, in ciascuno osservo a riguardo comportamenti cerchiobottistici. La domanda del cittadino, quando c'è, non viene evasa. E' vero che le ideologie camminano sulle gambe degli uomini, ma comunque, esse esistono a monte di questi, e, prima di essere riportate alla conoscenza, esse giacciono sotto forma di concetti aurei. Secondo me è pure facile, in riferimento ai due suddetti macro gruppi, individuare i relativi principi ispiratori. Se qualcuno accanto a te cade a terra e tu lo aiuti a rimettersi in piedi sei di sinistra. Se invece passi oltre sei di destra. Se la massa è ignorante e secondo te la colpa non è della massa stessa ma di chi non è stato capace di aiutare la sua istruzione (famiglia e stato, fifty-fifty) sei di sinistra. Se la colpa è della massa, perché è stata indolente e non si è impegnata nella propria istruzione, sei di destra.



quale e' la tua opinione su questo argomento?
condivido al 100%
sono favorevole in linea di massima
ho alcune riserve in merito
sono contrario !
non e' di sinistra

  

14 febbraio 2010

Sono le obbligazioni !

Come mai la politica italiana quando commenta un tema di politica estera, si appiattisce sempre sulla stessa linea a prescindere dalla notizia? E' statisticamente possibile che il torto sia da decenni dalla stessa parte? Se per esempio accade un fatto in medio oriente oppure in Cecenia, perché hanno comunque sempre torto i palestinesi e i ceceni? Il perché è il nostro debito pubblico. Cosa commenta un qualsiasi ministro delle finanze statunitense, russo o israeliano quando gli viene dato il rendimento delle nostre obbligazioni? Secondo me dice "Ok, e poi che mi date?" Se per caso iniziassimo a dare ragione a Cuba quando sostiene che il contratto di locazione della base di Guantanamo non è valido ai sensi del diritto internazionale avremmo poi dei problemi a piazzare le prossime trenches delle nostre obbligazioni agli americani? E se il nostro ministro degli esteri si mettesse di traverso con i russi riguardo la questione cecena? ai russi interesserebbero ancora i nostri BTP? In caso contrario a chi li piazzeremmo? Ai ceceni poveracci?? Il nostro debito pubblico ci rende sudditi di chi ha i dollari per finanziarlo, costringendoci a piegare, distorcendola, la lente dei nostri rapporti internazionali. L'ottica è quella di uno stato sovrano, l'Italia, che non può considerarsi tale dal momento che la sua sussistenza è messa in discussione a seconda dei servizi offerti agli stati esteri. Sarei comunque grato a quel politico che, affrontando questi argomenti, invece di perpretare comportamenti ipocriti dicesse "ok ragazzi, hanno ragione gli altri, ma ci tocca stare zitti altrimenti lo Stato fallisce".



quale e' la tua opinione su questo argomento?
condivido al 100%
sono favorevole in linea di massima
ho alcune riserve in merito
sono contrario !
non e' di sinistra


  

10 febbraio 2010

Una strada per nessun posto

Un congresso ricco di proposte, ma povero nella sostanza. Torno da Roma, dove il 5 6 e 7 di questo mese ho assistito, in qualità di delegato, al primo congresso nazionale del mio partito. Approvazione delle mozioni per acclamazione, il livello democratico me lo aspettavo più elevato, sarebbe stato molto meglio trovare qualcosa di più aritmetico. Ho assistito alla investitura di De Luca con amarezza, secondo me non è così che doveva comportarsi un partito come l'IDV, ho inoltre il sospetto che De Luca si fosse portato la claque da Caserta. Che dire poi delle mozioni di Donadi e Pardi, la prima sulla militanza all'interno del partito per un periodo di almeno un anno prima di accedere ad incarichi elettivi o dirigenziali, la seconda sul divieto, fra le altre cose, di dare incarichi a parenti dei dirigenti. Secondo me erano la via aurea per uno sviluppo davvero democratico del Partito, sono state rispedite al mittente la prima e riproposta dal boss in salsa edulcorata la seconda. Tristissimo vedere Pardi, un padre del movimento dei girotondi, al quale per altro mi sento di appartenere, costretto a girare domenica per la sala con una risma di fogli A4 per riuscire a pubblicizzare la sua mozione. Lo ringrazio, è stato l'unico modo per leggerla. Inguardabile Barbato, che domenica giustifica la sua rinuncia a correre per la carica di presidente, prima dicendosi democraticamente sazio del bel risultato dei giovani (ha vinto un outsider), poi rivelando, in aperta antitesi con l'affermazione precedente, che lui non ha la tessera e che la sua mozione non aveva i numeri e non doveva essere accettata. Magra figura, mi auguro che all'interno del Partito si sia in grado di trovare qualcosa di più guardabile. Sono amareggiato, parto come dipietrista e torno come agnostico. Il partito è lasciato in mano all'Apparato, come da altre parti. Non c'è ancora la maturità democratica per un congresso, e se la dirigenza non si affretterà ad operare in questa direzione, non ne servirà un altro. Chiudo segnalando alcuni segni democratici degni di nota, De Magistris che lascia la sala all'ingresso di De Luca, la standing ovation per Vendola (che però viene annullata da quella per De Luca, popolo bove) e l'elezione dei giovani, si eleggeva il coordinatore nazionale, con tanto di urna e schede, bravi.



quale e' la tua opinione su questo argomento?
condivido al 100%
sono favorevole in linea di massima
ho alcune riserve in merito
sono contrario !
non e' di sinistra


  

1 febbraio 2010

AAA sessantottino cercasi

Quaranta anni fa erano studenti e tiravano le molotov, oggi sono quasi tutti spariti, sessantottini guevaristi oggi se ne stanno andando in pensione, vivacchiando assorbiti nella borghesia, fra la fila dal panettiere e Balen alla tele, apatici e vuoti, ridotti alla emulazione. Hanno digerito di tutto: dalle stragi di stato alla Milano da bere, mani pulite e le torri gemelle, ma non sono più scesi in cantina ad aprire quello scatolone, a tirate fuori il vecchio eskimo. Ripensano mai a quei tempi? Chi hanno votato in tutti questi anni? Chi sono oggi? E quando scarrellando i canali si imbattono nel faccione di Berlusconi, cosa vedono realmente? Il sistema che hanno combattuto? Se stessi? Accidenti a quella vecchia sinapsi atrofizzata, che dovrebbe collegare la vista all'intestino. Accidenti a questa atavica paura di morire che spinge a destra con gli anni. Atrofizzati! È colpa vostra!! siate stati voi a non aver combattuto abbastanza. Aveva davvero ragione Pasolini? Eravate voi tutti figli di papà? Eravate i ricchi? Era di moda?? Vi siete stancati? Poi vi è venuto a noia? Chi siete oggi? Votate? Per chi? Per i vostri ideali o per il portafogli? Quella nausea nel vedere gli opearai costretti a difendere il diritto al lavoro sui tetti delle fabbriche, come l'avete esorcizzata? Quella amarezza nell'assistere impotenti allo scempio della nostra Costituzione, alla eclissi dello stato di diritto, come fate a girarvi dall'altra parte? Come potete, proprio voi, vedere senza guardare. Il diritto alla equa istruzione, alla salute, al lavoro, alla pensione, ai servizi, sono ideali per cui avete combattuto allora e per i quali è un dovere ricominciare a lottare oggi, se il vostro io percepisce ancora il vostro no, allora spengete la tele, togliete le pile al telecomando e scendete in cantina.



quale e' la tua opinione su questo argomento?
condivido al 100%
sono favorevole in linea di massima
ho alcune riserve in merito
sono contrario !
non e' di sinistra