30 novembre 2010

Wikileaks, l'Italia è una remota provincia dell'impero

Stanno uscendo notizie forti, notizie che stanno influenzando l'opinione pubblica di mezzo mondo, dalla america latina all'Iran. Su di noi niente o quasi, finalmente percepiamo quello che è il nostro reale peso specifico internazionale.

RIVOLUZIONE !!!

« In Ialia ci vorrebbe una bella rivoluzione ». Questa la sintesi del tributo di Mario Monicelli a RAI per una notte« Come finisce questo film? Non lo so, spero che finisca con quello che in Italia non c’è mai stato, una bella botta, una bella rivoluzione. C’è stata in Inghilterra, in Francia, in Russia, in Germania, dappertutto meno che in Italia. Ci vuole qualcosa che riscatti veramente questo popolo che è sempre stato sottoposto, che è trecent’anni che è schiavo di tutti. Se vuole riscattarsi, il riscatto non è una cosa semplice, è doloroso, esige anche dei sacrifici. Se no, vada alla malora, che è dove sta andando ormai da tre generazioni ». Mario Monicelli se n'è andato, a me resta questa sua riflessione, forte e lucida, sul popolo italico e sul rispetto. Noi italiani, atavicamente abili alle rozze arti dell'inciucio, indotti alle comode gattopardesche trattative carsiche, avvezzi al cupo cambiare tutto perché niente cambi. Ma soprattutto noi italiani, da sempre pronti a girare la schiena, a fuggire via bassi, sottovento, ogni volta che il vento inizia a guaire, laddove altri popoli hanno opposto a questo vento i loro volti, hanno contrapposto a questa forza il peso delle loro vesti, ogni volta che a scuotere quelle vesti è stato il vento della storia.

25 novembre 2010

La lotta di Mina Welby e di Beppino Englaro

Mina Welby e Beppino Englaro stanno lottando per dare a ciascuno di noi la possibilità, il diritto, di scegliere. Sbagliano quei cattolici che recriminano spazi a "Vieni via con me" per contrapporre al diritto alla eutanasia quello ad una vita in condizioni terminali, perché questo diritto è già dato. Così non è per chi soffre a causa di una malattia terminale e non vuole continuare a vivere soffrendo. Mina Welby e di Beppino Englaro lottano affinché queste persone vedano riconosciuto il loro diritto a morire, per questo è giusto che siano andati da Fazio e Saviano, perché riguardo questi casi va fatta informazione, per giungere a riconoscere un diritto, questo è il punto.

23 novembre 2010

Perchè voterò si (quindi no) al nuovo ospedale di Montenero


Voterò "si", quindi "no".

Iniziamo parlando della espressione di voto che verrà utilizzata in questo referendum, quante persone con scarso accesso alla informazione metteranno la loro "X" sul "no"  credendo di votare contro la costruzione del nuovo ospedale e si esprimeranno invece incosapevolmente a favore dello stesso falsando quindi l'esito della votazione? Questo metodo di voto è lo specchio della reale volontà di fare chiarezza, e quindi democrazia, messa in atto da parte dei dirigenti politici della nostra città, è un ultimo arroccamento da parte di chi, favorevole al nuovo ospedale, messo all'angolo dal successo della raccolta delle firme per il referendum, tenta comunque di preservarne gli esiti a favore degli Apparati locali. Questo tentativo, abbastanza bieco e molto invasivo, piegherà la lente del referendum, istituto con il quale il cittadino si riprende ed esercita la delega data alle istituzioni politiche. Voterò "si" (quindi "no") anche perché non mi riconosco in queste logiche fumose, ma voterò "si" (quindi "no") soprattutto per i motivi che riporto di seguito:
  • la bontà della scelta decentrata, venduta alla cittadinanza confrontando Livorno con altre realtà territoriali, non tiene conto del fatto che queste realtà sono posizionate nell'entroterra e che sono cinte alla altezza delle rispettive periferie da anelli stradali che rendono la struttura ospedaliera facilmente raggiungibile, mentre la nostra città ha un muro invalicabile ad ovest rappresentato dalla costa, dai viali a mare e dal relativo traffico, che rallenterebbero inesorabilmente la corsa delle ambulanze.
  • Questo limite, rappresentato dalla costa, ha obbligato Livorno a rinunciare allo sviluppo circolare tipico delle città dell'entroterra, ed a svilupparsi con una forma allungata schiacciata sulla costa stessa, con le periferie nord e sud molto distanti dal centro della città. Per questo motivo l'ospedale va lasciato al centro, spostandolo su una estremità vengono danneggiati i cittadini della periferia opposta.
  • Le nostre attività manifatturiere, potenziali contenitori di rischi infortunistici, sono per lo più accentrate a nord-ovest della città, mentre il nuovo ospedale sarebbe realizzato a sud-est, raggiungibile tramite la variante Aurelia, che è sprovvista di corsia di emergenza.
  • La scelta di fare cassa e chiudere i distretti socio sanitari per finanziare parte della costruzione del nuovo ospedale è una ennesima sconfitta sociale inflitta ai cittadini di Livorno, perché questi troveranno servizi, fino ad oggi a portata di marciapiede, distanti ed accentrati a sud della città. I quartieri popolari sono per lo più nel centro e nella parte nord di Livorno.
  • Le strutture che saranno vendute per finanziare parte della costruzione del nuovo ospedale sono state periziate nel 2006 quando il mercato immobiliare era più alto rispetto ad oggi, i prezzi di vendita ricavati saranno più bassi di quelli ipotizzati, mettendo a rischio la comunità di dover trovare finanziamenti in corso d'opera.
  • La spesa per la costruzione della nuova struttura ospedaliera risentirà della località decentrata, in pratica costa meno costruire in centro che in collina, costi logistici.
  • Il traffico in entrata ed in uscita dalla città per raggiungere l'ospedale crescerebbe, perchè chi oggi raggiunge l'ospedale in macchina un domani sarebbe costretto a percorrere più chilometri, con maggiore dispersione nell'aria di polveri sottili.
  • Infine, perchè spendere milioni di euro per una struttura che abbiamo già? a chi fa comodo? a chi interessa? non ai cittadini di Livorno.
Per questi motivi sono stato uno dei firmatari del referendum per il "NO" a questo ospedale,  e voterò sicuramente contro la realizzazione di questa struttura. Chiudo con una provocazione, faccio della fanta-politica, la USL 6 risponde a logiche regionali, l'ospedale di Cisanello (Pisa) non è poi così lontano, siamo sicuri che ci sia una reale volontà di costruirlo questo ospedale? Voterò "SI" quindi "NO" anche pensando a questo.

Arsenico

La notizia riguarda il contenuto di arsenico nelle nostre acque pubbliche, l'acqua potabile che sgorga dai nostri rubinetti. La Comunità Europea obbligherà i comuni italiani a rientrare nella norma e rinuciare alle deroghe utilizzate fino ad oggi. Quali sono i comuni in deroga?

Aggiornamento: ecco l'elenco dei comuni, grazie a Riccardo Giordani per la segnalazione.

Aggiornamento II: non è finita, oltre all'arsenico sono state concesse altre deroghe ai limiti massimi per le sostanze tossiche nell'acqua potabile.

21 novembre 2010

L'affaire Carfagna decapiterà il governo Berlusconi?

Durante la conferenza stampa per la presentazione di un evento da me organizzato un giornalista ha osservato che i bloggers, non essendo iscritti all'Ordine, quando riportano un fatto non sono professionalmente affidabili. Bene, il discorso dell'albo lo riprenderemo, comunque viva la libertà, posso scrivere di speculazioni di  ogni genere ogni volta che me ne salta in mente una, tipo questa:


Vista la tematica trattata il secondo me è d'obbligo. Una leggenda metropolitana racconta che Mara Carfagna sia riuscita ad ottenere un posto nel governo Berlusconi perché in possesso di alcuni documenti scottanti, pare registrazioni telefoniche, raccolte durante il periodo in cui questa aveva intrecciato una relazione con il presidente del consiglio. Pare che Berlusconi si sia trovato alle strette perché quei fatti, qualora fossero stati pubblicati, avrebbero causato la fine del matrimonio con Veronica Lario, all'epoca non ancora naufragato. La cosa fu ripresa dalla stessa Veronica Lario pochi mesi prima la richiesta di divorzio. Lasciamo sullo sfondo i contenuti di questi documenti, fatto sta che non sono stati pubblicati e che la Carfagna è al momento l'unica donna italiana ad essere stata sia velina che ministro. Dato che ieri la signora in questione si è dimessa ed ha mollato il PDL destinazione FLI, cosa le vieta di rimettere mano a queste prove? Quanto questi documenti possono interessare a Fini? E' per questo motivo che durante gli incontri del vertice Nato di due giorni fa B è rimasto due ore dentro l'aereo fermo sulla pista di rullaggio dell'aeroporto di Lisbona, attardato pare, proprio da una telefonata con Mara Carfagna?

20 novembre 2010

Un mese con l'acqua del sindaco ( fontanella Asa ai Tre Ponti )


Livorno, 19 ottobre 2010, parcheggio la macchina davanti alla agraria in via Grotta delle fate, entro e con nove euro compro due "dame" (bottiglioni da cinque litri) ed una caraffa da mezzo litro, tutte rigorosamente di vetro. Poi passo di farmacia, compro una bottiglia di Amuchina e rimonto in macchina diretto a casa. Verso 50ml (un tappo della confezione piccola, quella da 250ml) in ciascuna delle dame, poi le riempio di acqua e le lascio così per un paio d'ore passate le quali dette dame sono sterilizzate, le sciacquo ben bene per togliere eventuali residui di Amuchina, dopodiché metto una delle dame in dispensa ad asciugare e rimonto in macchina con l'altra in mano, direzione "tre ponti" zona Antignano, un quartiere della mia città, dove hanno da poco installato una fontanella che distribuisce acqua pubblica (detta anche acqua del sindaco) ad alta qualità. L'alta qualità viene ottenuta togliendo all'acqua la quantità di cloro utilizzata per renderla potabile, operazione ottenuta tramite un fenomeno di elettrolisi inversa, fine ottenibile anche a casa propria lasciando l'acqua del rubinetto in un contenitore aperto per un paio d'ore (il cloro se ne va via per evaporazione). Alla fontana c'è la fila, la gente scambia quattro chiacchiere nell'attesa del proprio turno, facendomi apprezzare l'ottima contingente connotazione sociale, roba che non si vedeva dai tempi di mia nonna. Giunto il mio turno riempio la dama, metto il tappo e sono a casa. La caraffa l'ho comprata perchè le dame sono troppo pesanti da utilizzare a tavola, tornassi indietro comprerei quella da un litro, quella da mezzo si svuota subito. Dopo un mese devo dire che mi trovo davvero bene, l'acqua è buona e sicuramente non ha dentro gli additivi che consentono alle minerali in bottiglia di non riempirsi di alghe durante le lunghe soste nei piazzali dei grossisti e della grande distribuzione o sugli scaffali dei dettaglianti. Sicuramente produco meno plastica, e questo è un'altro ottimo motivo per continuare, se poi altri facessero come me ci sarebbero meno camion carichi di bottiglie a giro, con conseguente minore inquinamento da polveri sottili. Qualora vi interessasse provare ricordate di rispettare le seguenti regolette:

  • L'acqua spillata, causa l'assenza del cloro, deperisce facilmente, va consumata (secondo me) entro al massimo cinque giorni, quindi non fate grosse provviste.
  • La scelta dei contenitori, sicuramente i migliori sono quelli in vetro, quelli di plastica col tempo rilasciano estrogeni.
  • Occhio alla pulizia dei contenitori, vanno sterilizzati ogni mese, io la prima volta ho scelto l' Amuchina, poi ho optato per pulizie più frequenti ed ho sostituito l'Amuchina con un cucchiaio e mezzo di bicarbonato (dose da dama). Ho parlato con i tecnici Asa, il bicarbonato non ve bene, ok l'Amuchina.
  • Ultima dritta, la dama va chiusa dentro un'anta della cucina, deve stare al buio per rallentare al massimo la nascita dei microrganismi.
Infine il risparmio: una famiglia di quattro persone spende in media sui 250 euro l'anno in acqua minerale.
Ultima nota a beneficio dei soli livornesi, girano un paio di leggende metropolitane sulle fontanine, la prima dice che non si deve spillare l'acqua quando si sente un rumore provenire dall'interno della fontana, la seconda che quando i tasti verdi sono spenti la fontana non eroga acqua declorata, sono due bufale.

Aggiornamento: per chi avesse dei dubbi sulla qualità dell'acqua che sgorga dal proprio rubinetto di casa, qui si parla dei kit casalinghi per farsi le analisi da soli.

AggiornamentoII: venerdì 8 aprile (2011) alle ore 18:00 ho organizzato un incontro in circoscrizione 3, parleremo delle fontanelle Asa Aq, presente un relatore di Asa. Qui il link al post dedicato.

Andrea Petrocchi

18 novembre 2010

Quello che di peggio ci ha fatto B.

Raccogliere i partiti di estrema destra (Lega ed AN) per fare massa critica, riuscendo con questi a spostare l'intero l'emiciclo a sinistra. Questo è il danno più grande che ha subito l'Italia da B. Perché quella che oggi siamo abituati a chiamare destra in realtà è la vecchia estrema destra extra parlamentare, e quello che è il centro, che senza B da noi non esisterebbe, in realtà è la destra moderata che troviamo in Francia, Germania ed Inghilterra (non a caso FLI convolerà a nozze con Casini e Rutelli). Lo stesso PD senza B non esisterebbe, il suo assetto attuale è una risposta tattica della sua dirigenza conseguente alla prima mossa di B, risposta attuata col fine di fare massa critica contro PDL e Lega per riuscire ad acciuffare il suo ruolo storico di maggiore partito di opposizione. Questo assetto ha costretto il DS a trasformarsi nel PD attuale, raccogliendo al suo interno due correnti antitetiche, fatto che ha causato il corto circuito politico che ha causato la morte celebrale di questo partito. Senza B la corrente di destra del PD troverebbe naturale attrazione verso destra e quindi verso l'attuale centro (che infatti cerca continuamente). L'arroccamento del PD ha per effetto causato lo schiacciamento della sinistra, condannata alla anemia dalla mancanza dei voti della sinistra made PD. Senza B la Lega ed i deputati del PDL provenienti da AN sarebbero dei floaters parlamentari di estrema destra, Casini ed i moderati del PD siederebbero a destra e la componente sinistra del PD, con l'IDV e quelli del SEL siederebbero a sinistra. Fanta politica? non credo, vale comunque la pena rivedere il finale del film Il Caimano di Nanni Moretti, per chi se lo è perso, per chi non ha colto l'importanza di quelle parole, ecco il link:


16 novembre 2010

Marina Berlusconi, il prossimo presidente del consiglio?


Ce la proporranno in abiti meno succinti, sicuramente più professionali, più affidabili. Useranno l'olio di ricino mediatico e saremo indotti a credere che sia la madre, la moglie, la manager, la donna ideale. Ogni volta che accadrà ricordiamoci di questa foto.

Il diritto alla morte, chi deve scrivere questa legge

Il diritto alla vita non può diventare un obbligo a vivere, sono per questo favorevole al testamento biologico, così come sono contrario all'accanimento terapeutico. La legge che dovrà regolamentare il ricorso alla eutaunasia io la farei scrivere dai familiari degli individui che hanno scelto di compiere questo passo, gente che porta oggi sulla propria pelle le cicatrici del conseguente calvario. Solo tramite queste esperienze otterremo una legge giusta.


15 novembre 2010

Tremonti e la scuola privata


Quest'uomo nel 2011 darà alle scuole paritarie 245 milioni di euro (soldi nostri) il tutto in ossequio alla chiesa cattolica ed in barba alla laica carta costituzionale (art.33 terzo comma) ai libri di testo gratis alle elementari (non sono più previsti) agli insegnanti di sostegno ed alle borse di studio. Per quelli che ancora credono nella protesta come veicolo di espressione democratica riporto QUI  il link all'indirizzo di posta elettronica del capo ufficio stampa del ministero del tesoro. 

11 novembre 2010

Le streghe mediatiche


Diana: 57 anni, casalinga: non esce quasi mai di casa, se è costretta a farlo mette il portafogli in posti strategicamente sicuri, ha paura di subire violenza da parte di un immigrato extracomunitario, casa sua è disseminata di giornali scandalistici. Filippo: 29 anni, laureato in ingegneria, quando la sera rientra da lavoro compie a passi veloci il percorso che separa il parcheggio da casa, troppi immigrati extracomunitari in giro. Filippo cena guardando il TG5. Bastano questi due esempi per spiegare lo stato in cui versa questa società civile dopo trent'anni di istituzionalizzazioni di massa, di istigazioni alla paura, inoculate via etere e carta stampata. Perché alla fine la risposta giusta agli sguardi sgomenti di chi indossa la stessa maschera di Diana e Filippo è uno sguardo uguale, come la risposta ad un sorriso è un'altro sorriso, ma soprattutto perché Diana e Filippo ci indicano che la paura di questi mostri opprime le nostre stesse vite.

10 novembre 2010

il manifesto di Francesco Guccini

Ogni volta che vedo il suo faccione attaccato sui muri della mia città mi viene da sorridere, lo dico perché i manifesti degli altri artisti mi lasciano indifferente. Da anni Francesco Guccini pubblicizza i suoi concerti appiccicando sui muri sempre lo stesso manifesto, quello che lo ritrae giovane, con la foto sgranata e lo sguardo accigliato, quella foto è ormai lontana dalla sua immagine attuale, Guccini è nato nel 1940. Provo a leggere il significato di questo ostinarsi a non cambiare manifesto, e trovo rivoluzionario il riuscire a fare a meno degli uffici di marketing. Quello sguardo che ha attraversato immobile decine di anni mentre tutti gli altri cantanti pagavano e continuano a pagare per incartare la loro arte con carta sempre nuova, mentre intanto il tempo scorre e le persone invecchiano, Guccini compreso. Questo "no" a sottomettersi a queste logiche, intonato in modo così pacifico ma così netto e palese, fa divenire la sua immagine immortale ed allo stesso tempo gli permette di reinventare il marketing semplicemente facendone a meno, perché nel frattempo il frutto dell'unica volta in cui ha dovuto farne ricorso è stato iconizzato. Facile pensarlo oggi, immagino quanto sia stato difficile decidere di percorrere questa strada fin da principio, molti anni fa.

2 novembre 2010

Il discorso che non ho fatto al congresso

Questo ragionamento mi è tornato in mente con una settimana di ritardo, lo propongo qui, riprendendo un discorso iniziato da altri, credo fosse Cronache Laiche, quel post, che non trovo più, non ha avuto seguito, almeno non su quel blog, ed è un peccato perché, secondo me, quel tema andava sviluppato. Il fatto riguarda un fenomeno osservabile in quei Paesi dove la parità diritti esiste davvero (o almeno tentano seriamente a metterla in atto) ed è un fatto importante perché sembra dimostrare un collasso causato da due diritti coincidenti, quelli dei gay e quelli degli immigrati. Parto dalla conseguenza, in questi Paesi gli omosessuali stanno iniziando a votare a destra. La causa sembra essere il Paese stesso, che offrendo più speranze sia economiche che sociali diviene gettonatissimo da chi nel terzo mondo intende lasciare la miseria ed emigrare. Sfortunatamente gli emigranti portano con se anche i propri precetti morali, ed in molti dei paesi di provenienza gli omosessuali sono osteggiati. Se questi immigrati riescono a prendere la cittadinanza, se riescono a votare, i diritti degli omosessuali verranno limitati? e l'attuazione dei diritti ancora attesi subirà un rallentamento? La risposta a questa domanda sembra la conseguenza che ho riportato sopra, meglio ostacolare questi processi di integrazione che rischiare spinte reazionarie.