31 gennaio 2011

Il World Economic Forum giudica l'Italia

World Economic Forum 2011, si parla di noi.
« Malgrado la sua storia, il suo patrimonio culturale, la forza di alcuni settori della sua economia, il paese ha difficoltà di governance e un'influenza sproporzionatamente piccola sulla scena globale. Le sue prospettive economiche e sociali appaiono negative. »
ed anche
« La vostra situazione è preoccupante. Siete il paese più direttamente in competizione con la Cina, per la tipologia dei prodotti. Da dieci anni si sa quali riforme andrebbero fatte. Di questo passo l'Italia potrebbe diventare il prossimo grosso problema dell'eurozona. »
Questi due commenti mi pare definiscano bene la situazione, il secondo soprattutto andrebbe scolpito nel marmo.

grazie a Byoblu per la condivisione in rete.
Andrea Petrocchi

Fondazione Cariverona, statuto à la carte

Lo statuto prevede la sospensione dei consiglieri condannati in primo grado, il presidente dell'ente (non un consigliere qualsiasi) è accusato di bancarotta preferenziale, in caso di condanna che fa? si sospende? risposta errata, modifica lo statuto prima del processo e rimane dov'è. Accade a Verona, beneficiario della lodevole iniziativa il presidente della fondazione Cariverona Paolo Biasi.

segreteria@fondazionecariverona.org

Andrea Petrocchi

Egiziani, brava gente


Copio e incollo dal blog Haramlik il seguente post, intitolato Scrivi che sono orgogliosa di vivere tra questa gente
« I cellulari funzionano, Julia stava andando a lavorare. “A lavorare? Si lavora? No, non lavora nessuno, ma noi ci andiamo lo stesso“. Tra ieri sera, quando si diffondevano le voci di saccheggi e lei, per la prima volta da quando la conosco, era spaventata e pensava di rinforzare la sua sottilissima porta di casa piazzandoci davanti tavole e sedie, fino alla telefonata di questa mattina, dentro di lei è scattato qualcosa di profondo e che va oltre l’impasto di rispetto e gratitudine che conosco tanto bene e che ho sempre sentito a mia volta per l’Egitto e per la sua gente. “Hanno aperto le prigioni, capisci, e liberato i detenuti affinché saccheggiassero la città. Poliziotti e delinquenti, assieme, che cercano di seminare il caos, ma la gente si è organizzata in un modo incredibile, dovresti vedere. Hanno fatto posti di blocco, messo assieme cataste di pietre in ogni angolo e tutta la gente è nelle strade a proteggere il quartiere: perquisiscono le macchine, controllano che non ci siano armi, qui non passa nessuno. Bastawi è lì, anche lui a farsi il culo sopra e sotto, sono tutti lì e stanotte scendiamo anche noi, andiamo a portare cibo e sigarette a chi fa la notte. Scrivi che sono orgogliosa di vivere tra questa gente – cribbio, mi viene da commuovermi – e che noi non andiamo da nessuna parte, rimaniamo qua. Gli americani se ne vanno, e pure altri, gli austriaci, non so chi altro. Noi rimaniamo: anche dove abitava Juan si sono organizzati, e i colleghi che ci sono adesso rimangono, stiamo tutti qua. Mia madre si è arrabbiata, al telefono, ma io non abbandono il paese come un topo. Non dopo avere visto quello che sta facendo la gente. Guarda, i cittadini si sono messi addirittura a dirigere il traffico, ce n’è uno davanti a me adesso. Devo fare foto, è gente incredibile. Ci hanno tagliato internet, le comunicazioni? E noi ce ne fottiamo! Ci sono tutte le moschee del quartiere e, con gli altoparlanti, presidiano, segnalano i pericoli, danno indicazioni, ci si organizza senza cellulari grazie a loro! Che taglino le comunicazioni che vogliono, ne facciamo a meno!”“Che non si creda, che nessuno creda che sono i manifestanti, a saccheggiare! Cercano di diffondere questa voce per screditarli ma è falso da far schifo. Hanno persino detto che i Fratelli Musulmani istigano al saccheggio, che è una roba che non ci crede manco un idiota. Fanno schifo, ché basta guardarsi attorno, vedere la gente e sentire il cuore che si gonfia di orgoglio.” “Ecco, per piacere, scrivilo: scrivi che io sono orgogliosa di vivere qui, con questa gente. E’ un onore. E’ un orgoglio.” Mubarak ha deciso di chiudere nel disonore i suoi 30 anni di governo. Non se la merita, la sua gente, e la sua gente non merita lui. Chissà quante volte l’ho raccontato, su questo blog, cosa sono gli egiziani, e quanto questo popolo riesca ad essere assurdo, disarmante, commovente e, soprattutto e prima di tutto, perbene. Profondamente, irrimediabilmente, immensamente perbene. Che si porti via con sé i suoi saccheggiatori, il dittatore disonorato. »
Mi piacerebbe davvero tanto aver fiducia in un comportamento simile da parte della popolazione italiana, ma chi sono poi questi italiani, secondo me non esiste nessun italiano, esistono i liguri, i toscani, gli emiliani, i campanili, qui potrebbe finire in un tutti contro tutti, e questo è davvero un grosso problema. Conto invece su una reazione simile a quella di Mubarak da parte dei gerarchi nostrani, le carceri svuotate, quelle me le aspetterei sicuramente.

Grazie a Curiositasmundi per la condivisione in rete.

29 gennaio 2011

Spegnete Vodafone


La logica del profitto ha spinto Vodafone a staccare il servizio. La paura di ritorsioni da parte del governo egiziano è passata davanti al diritto di un intero popolo a poter contare sulla rete cellulare durante i fatti di questi momenti. Cosa è più importante? un sovrano che promulga leggi liberticide o il diritto di un popolo intero che vuole testimoniare agli occhi del mondo la sua rivolta? chi pagava il servizio? Cosa possiamo fare noi per far pagare a Vodafone quanto Vodafone ha fatto pagare al popolo egiziano? Possiamo boicottare.

fonte

Aggiornamento: qui e qui come postare tweet anche con internet bloccato, segnatevi i numeri!

Andrea Petrocchi

28 gennaio 2011

Ecco cosa farei vedere alla Gelmini

Ieri sera la Gelmini era dalla Gruber. Devo dire che nonostante sia ormai vecchia, quella su Berlusconi politico stimato all'estero è una barzelletta che fa sempre ridere. negli ultimi mesi è diventata un'evergreen della ministra, una di quelle frasi che va ripetendo ovunque riesca a trovare un microfono aperto. Questo perché questa frase, insieme ad altre (sui magistrati, sul PD comunista ecc) fanno parte di quel pacchetto di frottole da ripetere allo spasimo affinché i gonzi possano scambiarle per realtà. Il mio consiglio per la ministra è comunque di iniziare ad alternare qualche nenia in lingua straniera, in inglese ad esempio, perché da quelle parti la vedono ancora un filino old style:


Chissà poi perché B. ha scelto lei, fidanzato e palestra a Roma?

Andrea Petrocchi

27 gennaio 2011

Lo stipendio lo paga lo Stato

« A lui gli fa comodo mettere te e me in Parlamento perché dice « Bene, me le sono levate dai coglioni, e lo stipendio lo paga lo Stato. »
Queste le conclusioni di Nicole Minetti. Lo Stato in questione siamo noi, compresi i nostri figli, i nostri nonni, i sani, i malati, chi può prendere cura di se, chi non può, tutti, tutti noi siamo « lo Stato ». Stiamo pagando uno stipendio a delle prostitute perché c'è chi ha avuto la trovata di risolvere così un suo problema. E paghiamo perché chi è stato sistemato ha avuto il mandato di non uscire assolutamente da una linea politica, e paghiamo perché a queste cariche potevano accedere persone si di destra, ma con almeno un'etica, che so, il senso della patria, il rispetto dell'avversario politico. Sarebbe stato meglio. Invece lui, che può permettersi di mantenere a vita una città intera di mestieranti, lascia a noi il piatto sporco. Credo che abbia goduto di questa sua idea, credo che si sia sentito un bel paraculo, sfruttare la povera gente e sbarazzarsene facendo pagare il conto ad altri.

Non credo basti il ragionamento sui tren'anni di televisione berlusconiana a spiegare questa apatia davanti a fatti così crudeli, deve esserci dell'altro, hanno rimosso una rotella, in ciascuno di noi, la rotella che collega alla rotella superiore, quella della indignazione, quella inferiore gira al massimo e non la smette di accelerare, perché questo fatto ci graffia la coscienza, ci fa stare male, ma quella sopra, quella che dovrebbe farci correre alla stazione, staccare un biglietto per Roma, andare li e tirarlo fuori da palazzo Grazioli, quella rotella è ferma, tintinna.

Andrea Petrocchi

26 gennaio 2011

I Ligresti e la politica


Ecco un'interessante spaccato che ben rende l'idea di quello che è oggi, fra politica e finanza, il potere forte in Italia. I seguenti nomi siedono nei vari consigli di amministrazione delle aziende (alcune delle quali quotate in borsa) riferibili a Salvatore Ligresti. Vincenzo La Russafratello del ministro Ignazio è nel cda di Fondiaria Assicurazioni, mentre Geronimo La Russa, figlio del ministro, siede nel cda della Premafin e di altre tre società minori (Immobiliare Lombarda, Finadin e International Strategy). Tra i consiglieri della Milano Assicurazioni siede invece Simone Tabacci, figlio di Bruno Tabacci, il parlamentare ex Udc oggi con Api, ed infine Luigi Pisanu, figlio di Giuseppe Pisanu (Pdl) siede nel cda di Immobiliare Lombarda. 

Le elezioni presidenziali americane ci hanno ormai da anni abituato a identificare i candidati dei due schieramenti politici dai rispettivi slogan, quello di Obama è stato l'ormai celebre « Yes we can » ma già negli anni novanta c'era chi vinceva le elezioni al grido di « It's the economy! » é l'economia che comanda! 

Ma torniamo in Italia, osservando questa pletora di prestanome nei consigli di amministrazione di uno dei gruppi più importanti del paese, riesco ad intuire perché sui Ligresti si stia per abbattere un'onda da cinquecento cinquanta milioni di debiti, magari se al posto dei parenti dei politici che contano avessero messo dentro qualche testa pensante proveniente dalle università la situazione oggi sarebbe stata diversa, ma i laureati non portano favori. E' l'italian way, il fare economia appiattiti sui politici, tanto una mano lava l'altra (né l'una né l'altra siamo noi italiani). Da noi gli anni dei buoi davanti al carro sono ancora da venire, ma verranno eccome, quando la politica si renderà conto di aver spremuto tutto lo spremibile e le multinazionali estere verranno a comprare i cocci rotti per due centesimi.


25 gennaio 2011

Postribolo ripugnante, per la teoria del lapsus di Freud B. parlava di se

Riguardo l'intervento telefonico di Berlusconi a L'Infedele di Gad Lerner. 
« ...In tal caso dovremmo chiamare in causa Freud e la teoria dei lapsus. La teoria freudiana dei lapsus è uno degli aspetti della teoria della rimozione, se non addirittura la parte essenziale. Secondo il padre della psicanalisi il lapsus non solo sarebbe la manifestazione di un desiderio inconscio, ma costituirebbe anche un canale attraverso il quale trovano sfogo pensieri e ammissioni che, altrimenti, resterebbero rimossi dalla censura. »
Tratto dal post Berlusconi, Freud e la strategia del bue di Andrea Pomella per Il Fatto Quotidiano

Tunisia ed Egitto insorgono, gli italiani invece cambiano canale

Mubarak Figlio, il più accreditato successore dell'attuale presidente della repubblica egiziano, Mubarak Padre  (un vero e proprio faraone che comanda ininterrottamente dai tempi di Carter) fugge con tutta la famiglia da un Egitto in rivolta e ripara a Londra. E' l'effeto Tunisi, dove poche settimane fa i moti di piazza hanno messo in fuga, dopo quindici anni ininterrotti di potere, un altro potente, Ben Alì. Se al di là del mediterraneo la misura supera il colmo, la gente si rivolta e i potenti fuggono temendo per la propria vita, nell'Italia televisionecentrica l'effetto Tunisi non scalda e gli scontri si fanno come una volta, al duello, come fra Lerner e B, in diretta tv. Al primo sbadiglio cambiamo canale, ormai convinti che la nostra vita non valga il gesto di alzare il culo dal divano.
  

Pillola RU486 in nove mesi gli ospedali laziali hanno ordinato 30 confezioni

A nove mesi dal lancio, la Nordic Pharma, distributrice per l'Italia della pillola abortiva RU486, ha reso nota la diffusione del farmaco nella nostra penisola. Interessante la ripartizione regionale degli ordini: primo il Piemonte, dove fu avviata la sperimentazine, con 1203 confezioni ordiante, segue la Toscana, la Lombardia e la Liguria. In coda gli ospedali laziali, durante il periodo esaminato hanno ordinato  in tutto 30 confezioni. Da segnalare che in Piemonte l'aborto farmacologico è preferito a quello chirugico nel 20% dei casi.

Andrea Petrocchi

24 gennaio 2011

Wikileaks fa scuola, Al Jazeera pubblica documenti riservati sul conflitto israelo palestinese

Il sistema Wikileaks ha fatto scuola, Al Jazeera pubblica le Palestine Papers, 1600 documenti riservati sui negoziati  fra Israele e Palestina. Su Al Jazeera da qualche tempo è possibile inviare documenti riservati mantenendo l'anonimato.

Aggiornamento: anche il New York Times si appresata a lanciare un clone di Wikileaks, andrà visto se i file che arriveranno saranno flitrati o meno dall'editore, difficile credere il contrario.

Andrea Petrocchi

Al funerale di Silvio Berlusconi

...ci sarà un sacco di gente, ci saranno le autorità perché è stato un leader, ci saranno i gonzi perché gli hanno dato il voto per una vita, e ci saranno anche i cortigiani, in ordine sparso dietro al feretro, persi nel rimpianto di un tempo andato, del dolce far niente a cottimo. Li immagino al loro meglio, freschi di toilette, in accesa competizione, tutti a sbirciare fra le lenti scure cercando di intercettare uno sguardo che ricambi il loro, nella speranza di accaparrarsi per primi un nuovo padrone, un papi qualsiasi in grado di sobbarcarsi le loro vite. Chissà quante tastate al povero Pierpier.

Andrea Petrocchi

Dalla diocesi di Maribor un buco pari a tre volte il bilancio del Vaticano

La diocesi di Maribor, Slovenia, è riuscita nell'impresa di accumulare in venti anni un buco di ottocento milioni di euro, una vera e propria voragine. Raffrontando infatti l'ammanco della diocesi slovena con i bilanci del Vaticano, scopriamo che quello di quest'anno è stato pari a circa 270 milioni di euro, e che tutto insieme riuscirebbe a coprire soltanto un terzo dei debiti. La causa del dissesto va ricercata nella attuale crisi economica, che pare abbia mandato in rosso gli investimenti del porporato locale (oggi rimosso), che negli anni novanta ha comprato addirittura una banca. I creditori, 30.000 cittadini sloveni,  premono ed il fallimento sembra dietro l'angolo. Dal Vaticano trapela velata preoccupazione. Ecco cosa succede a mischiare la finanza con la religione, ma le diocesi non dovrebbero prendersi cura della sola anima dei rispettivi fedeli, o il portafogli non rientra fra le vesti mortali? 

Andrea Petrocchi

23 gennaio 2011

PD, su Marchionne dirigenza ed elettori su posizioni diametralmente opposte


Leggo da questo sondaggio, caduto a ridosso del famigerato referendum di Mirafiori, che tre quarti degli elettori del PD non stima per niente Marchionne. Dalla dirigenza invece, mani libere, distinguo e scricchiolii.

Andrea Petrocchi

Dona un rene al fratello e viene licenziata

Francesca Scarpa ha un fratello malato di insufficienza renale, dona un rene, e durante la convalescenza successiva all'operazione (un mese e mezzo) le viene comunicato (per telefono) il mancato rinnovo del contratto di lavoro. A un atto d'amore equivale un licenziamento, quanti fondi ha questo barile?

Andrea Petrocchi

22 gennaio 2011

Risate, grassissime risate

Leggo qui che Raffaele Calabrò, Roberto Formigoni, Maurizio Gasparri, Maurizio Lupi, Alfredo Mantovano, Mario Mauro, Gaetano Quagliariello, Eugenia Roccella e Maurizio Sacconi, tutti noti pdiellini, fra questi riconosco anche alcuni ciellini (a proposito di CL riporto le lagnanze di alcuni fan livornesi, ad ogni riunione sono costretti a sorbirsi proposte di acquisto di vario genere, ultima di queste una calza della befana asfittica ad euro dieci, ma i soldi poi dove vanno? restano in chiesa mmmmm). Il fatto è che i suddetti hanno scritto una lettera aperta ai cattolici italiani chiedendo di sospendere il loro giudizio sul premier, dato che lo scandalo non accenna a spegnersi stanno tentando di spegnere gli italiani. Questo è sicuramente un universo conturbante (M.Simpson).

Qui il link alla lettera, grazie all'UUAR per la condivisione in rete.

Andrea Petrocchi

Una proposta per il futuro del trasporto pubblico di Livorno, la funivia

La Roosevelt Island Tramway di New York

Lo so, vi sembra una idea folle, questo perché siamo abituati a vederle in contesti montani e ad utilizzarle per andare sulle piste da sci, ma a guardarla bene la funivia può rappresentare una scelta intelligente per il futuro anche riguardo il trasporto pubblico locale cittadino, anche per una città di pianura come Livorno. Non è una mia idea, mi limito a trasporre a livello locale quello che non è futuro né a New York né a Portland.

Qualche nota su cui riflettere:
  • La funivia può partire dal livello stradale di un qualsiasi quartiere periferico, librarsi sopra il traffico cittadino e riatterrare, al livello della strada, in una qualsiasi piazza del centro, permettendo al contempo di sgomberare le strade dagli autobus che si spostano sulla stessa linea.
  • Viaggia in linea d'aria, congiungendo la partenza e l'arrivo con una linea retta, la distanza più breve fra i due punti. Questo la rende nettamente più rapida del trasporto su gomma, che è costretto a barcamenarsi fra incroci e traffico.
  • La sua architettura è una garanzia di puntualità riguardo le sue corse.
  • Le nuove tecniche di costruzione permettono di distanziare un pilone dall'altro fino a un massimo di tre chilometri, riducendo al minimo il loro impatto estetico.
  • Grazie ai nuovi metodi di costruzione le carrucole poste fra la cabina e le funi permettono alla cabina stessa di non oscillare anche davanti a venti di cento chilometri orari.
  • La sua ingegnerizzazione permette di fare rallentare le cabine durante l'arrivo alle stazioni e addirittura di dotare la linea di stazioni intermedie.
Per quanto riguarda infine la spesa economica, se possono permettersela le piccole cittadine di montagna potrà farlo anche una media città, che a fronte di un intelligente investimento iniziale, magari finanziato dalla comunità europea, si ritroverà un servizio pubblico sempre in orario, economico (può essere alimentato con motori elettrici), che libera le strade dai lenti autobus e dalle relative emissioni inquinanti e che necessita infine di minore manodopera. Non escluderei anche qualche beneficio turistico.

Che ne pensate? suggerimenti?

Collegamenti esterni:
Qui per info sulla funivia in generale (Wikipedia)
Qui e Qui le principali aziende del settore
Qui per info sulla Roosevelt Island Tramway di New York
Qui per info sulla Portland Aerial Tram 
Andrea Petrocchi

21 gennaio 2011

Per il G8 paghiamo tutti

Leggo da questo articolo che grazie ad una leggina ad opera di alcuni deputati lo Stato subentrerà ai poliziotti rimasti coinvolti dieci anni fa nei fatti del G8 di Genova e risarcirà al loro posto (non ho capito bene se in parte o totalmente) i danni che questi avrebbero dovuto pagare alle vittime delle violenze. I danni, quindi, in pratica, alla fine, li pagheremo noi. Poco dissuasivo come metodo, vedendosi socializzare i danni economici a loro imputati, alla prossima occasione i poliziotti avranno un motivo in più per menare. Si preparano ad arroccare?

Grazie a Curiositasmundi per la condivisione in rete di questa notizia.

Andrea Petrocchi 

Livorno ieri e oggi, per domani si accettano scommesse

Il 21 gennaio del 1921 presso il teatro San Marco di Livorno, la mia città, nasceva il Partito Comunista Italiano. Stessa città, ma un secolo dopo, il PCI non c'è più, tanti lo rimpiangono, tanti credono sia il PD, comunque fra qualche mese pianteranno una madonna alta 7 piani davanti al porto, €70.000 paga la curia, è il suo personalissimo cannoncino di Risiko su Livorno.
Andrea Petrocchi

3351500431

E' il numero del cellulare del nostro presidente del consiglio. Ho appena mandato un sms con su scritto 
« Dimettiti »

Andrea Petrocchi

Scandalo Ruby, la magistratura manda governo e Vaticano in fuori gioco

Forse gli spin doctors di governo e Vaticano pensavano che la cosa fosse destinata a finire a tarallucci e vino come al solito, e magari non è ancora detto che non ci  finirà, ma hanno fatto un errore madornale riguardo la stima della portata di questo scandalo, che a distanza di giorni continua a riempire le aperture dei telegiornali e le prime pagine di quotidiani e rotocalchi. Solo in queste ultime ore al di qua del Tevere si inizia a ricalibrare la portata di questo evento, con il governo che inizia a subodorare le tentazioni leghiste verso il terzo polo riguardo il federalismo ed il contestuale passo indietro del Vaticano, costretto a prendere le distanze dal più comodo degli amici per bocca addirittura del Papa.
Andrea Petrocchi

Il significato della parola compagno

Mario Rigoni Stern (1921-2008)


Compagno, compagn* quando si intende evitare distinzioni di genere. Il significato etimologico di questa parola secondo due grandi vecchi della sinistra italiana:
« [...] deriva dal latino “cum panis” che accomuna coloro che mangiano lo stesso pane. Coloro che lo fanno condividono anche l’esistenza con tutto quello che comporta: gioia, lavoro, lotta e anche sofferenze. »
« Oggi che, come diceva Primo Levi, abbiamo una casa calda e il ventre sazio, ci sembra di aver risolto il problema dell’esistere e ci sediamo a sonnecchiare davanti alla televisione. »
Mario Rigoni Stern (20 gennaio 2007)


E anche:
« Chiamare qualcuno compagno significa attribuirgli non solo una convinzione politica ma riconoscergli un valore di umanità, onestà, generosità, attendibilità, che nessun'altra parola può esprimere con uguale compiutezza.»
Don Andrea Gallo


Grazie a Curiositasmundi per la condivisione in rete.

Andrea Petrocchi

Wikileaks secondo me

Wikileaks si pone fra la fonte, quindi chi fornisce le notizie, ed il destinatario di queste notizie, che può essere indifferentemente il giornalista, che poi le riporta al suo capo redattore, il blogger, che le pubblica nude e crude senza filtri, oppure un qualsiasi lettore che attinge informazioni direttamente dal sito di Wikileaks. Semplificando, Wikileaks è, secondo me, un efficiente trasportatore di informazioni. E' un'anticorpo, accessorio al web, creato per immunizzare l'informazione dagli asimmetrismi dovuti ai filtri presenti nei media tradizionali.

Andrea Petrocchi

20 gennaio 2011

Federmeccanica applica il metodo Marchionne

Fine del contratto nazionale per i metalmeccanici, Federmeccanica, con un comunicato datato 20 gennaio, lascia libera ogni azienda di scegliere fra contratto nazionale e accordo aziendale, scegliendo di fatto la via aperta da Fiat. Chissà come l'avranno presa Bonanni e Angeletti, chissà se conoscono quella storiella sullo scorpione e la tartaruga.

Grazie a ControLaCrisi per la condivisione in rete di questa notizia.

Andrea Petrocchi

Don Aldo Antonelli: Niente messa contro il degrado della politica e la complicità della Chiesa


La Chiesa non è a Roma, è fra i preti di periferia. Raccolgo e divulgo questo appello contro il degrado morale della politica ed i silenzi omertosi delle istituzioni oltreteverine, un atto forte, rivoluzionario, credo anche sofferto, perché proviene da parte di un prete della Chiesa cattolica.
« In questo letamaio in cui siamo affossati, non ci sono prudenze che tengano, né pazienze che si ammantino di virtù, né attese di dignità. Lo scandalo è talmente acclarato e invasivo ed eversivo che solo dei gesti eclatanti e clamorosi possono destare il risveglio e riscattare la Chiesa dal suo silenzio ibernale e, a questo punto anche, mafioso. Sto maturando la decisione di non celebrare messa domenica prossima. Tenere le porte chiuse delle chiese con un comunicato in cui si denuncia il degrado della politica e la dittatura dell'economia, il sonno della ragione e il letargo della religione »
La crisi, all'interno di ciascun sistema, non va accolta con lo scandalo, perché è un atto benefico, è funzionale allo sviluppo del relativo apparato.

Andrea Petrocchi

30 gennaio 2011, le Corporations americane pianificano il nostro futuro

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Il 30 gennaio, a Palm Springs, Charles e David Koch, proprietari delle Koch Industries (carbone, asfalto, petrolio, chimica, fertilizzanti e trading sulle materie prime), azienda ritenuta dalla opinione pubblica americana fra le meno rispettose dell'ambiente, incontreranno lobbisti e amministratori delegati delle altre corporations americane per pianificare i prossimi passi dopo la vittoria repubblicana alle elezioni di mid termPianificazione in salsa liberista, cercheranno quindi un modo per portare a compimento la privatizzazione della rete dei servizi sociali e la distruzione del sindacato. Da questo articolo del Fatto pare che i Koch siano anche fra i grandi finanziatori del Tea party.
Andrea Petrocchi

19 gennaio 2011

Elena Donazzan e la bibbia in dono agli alunni veneti


Elena Donazzan, assessore pidiellino della giunta Zaia, intende consegnare una copia della Bibbia ad ogni alunno delle elementari venete. Gli spunti di riflessione su questo argomento sono molteplici e spaziano dallo spreco di risorse pubbliche, perché i testi, migliaia di copie, sarebbero acquistati dalla regione veneta, ente che teoricamente rappresenta tutti i veneti, anche quelli laici o che professano una religione differente a quella cattolica e che quindi non credono nei precetti dalla Bibbia. Il tutto va poi messo in relazione con la cronica anemia di sovvenzioni all'istruzione pubblica, dissanguata dagli scempi di questo governo. Ma non sarebbe stato meglio destinare le risorse che verranno impiegate in questa operazione ad esempio per rammodernare e mettere in sicurezza qualche scuola, o per pagare qualche mensilità agli insegnanti di sostegno per i ragazzi che ne hanno bisogno? Segnalo inoltre la risposta della curia trevigiana, che si è detta all'oscuro di questa iniziativa e che ha giudicato la stessa quanto meno inopportuna. Il fondamento della buona fede di questa risposta va visto, ma al di là delle risposte di facciata oltreteverine, quel che è certo è che, come sempre più spesso accade, si fa carta straccia del prinicpio di laicità della nostra carta costituzionale, e quel che è peggio, non lo si fa in difesa di un'ideale, cosa comunque biasimabile dato il fatto in questione, lo si fa per andare in cerca di una sponda sicura, telegrafata ad arte, che sarà in grado di ripagare questo investimento (pagherà Pantalone) portando voti facili buoni per la carriera di un politico. E' la caratteristica peggiore di questa destra, che urla ad alta voce « Me ne frego! quelli che sentono di subire questa iniziativa aprano il portafogli lo stesso e si adattino ».
Andrea Petrocchi

Nicole Minetti al consiglio regionale della Lombardia, sono mancati i giornalisti


Per far saltare il banco, ieri sera, sarebbe bastata questa semplice battuta:
«  Consigliere Minettiperché lei siede nel consiglio regionale? qual'è il suo curriculum politico? »
Ma questa domanda non è stata posta, con grave colpa dei giornalisti.

Andrea Petrocchi

18 gennaio 2011

Per conquistare le otto ore c'è voluta la rivoluzione

« ...Eppure sarebbero stati i lavoratori russi a ottenere per primi le otto ore, con la rivoluzione del 1917 »
Tratto da un post di Curiositasmundi
Andrea Petrocchi

Notizie dalla Palestina Coop sta per firmare con la Carmel Agrexco

I sindacati degli agricoltori, le organizzazioni agricole e i comitati popolari palestinesi segnalano la notizia che  la Coop sta per firmare un accordo commerciale diretto con la Carmel Agrexco, società esportatrice israeliana a partecipazione statale, che è responsabile per la commercializzazione della maggior parte dei prodotti agricoli coltivati negli insediamenti illegali di Israele nei Territori Occupati Palestinesi. Dette organizzazioni sottolineano inoltre che l’accordo proposto rafforza la complicità di Coop nel sistema israeliano di occupazione. Agrexco gioca un ruolo fondamentale nel processo di occupazione militare e colonizzazione dei Territori Palestinesi Occupati.

Qui per l'articolo completo, grazie a Curiositasmundi per la condivisione in rete.

Aggiornamento: Mi ha risposto la Coop, riporto di seguito il testo:

« Gentile socio e/o consumatore, Coop non ha affatto ignorato l’appello lanciato dalla Coalizione Stop Agrexco con la quale ha avuto incontri in più occasioni. Ed è intervenuta su Agrexco stessa per rendere chiara  la provenienza dei prodotti commercializzati  nei suoi punti vendita con l’utilizzo di un’etichetta che ne indichi l’effettiva provenienza. Coop ritiene così di avere svolto il proprio ruolo che non è quello di boicottare, ma di mettere il  consumatore in grado di operare scelte consapevoli. Ci sembra che in effetti dovrebbero essere altre le sedi, politiche anzitutto, in cui sostenere le tesi che sono proprie della Coalizione. Cordiali saluti. »

Vorrei avere il dono della ubiquità per vedere quanti clienti Coop si metteranno a leggere la provenienza di questi prodotti, comunque sono della idea che non deve essere il cliente a decidere se acquistare o meno i prodotti Agrexco perchè a quel punto detti prodotti sono già stati acquistati da Coop e quindi Agrexco ci ha già guadagnato, la scelta va fatta a monte, secondo me.


Andrea Petrocchi

16 gennaio 2011

Ok, ha ragione la moglie, è malato


Sono restio a parlare di Berlusconi, e non solo qui sul blog, perché sono convinto che, pur essendo il peggior presidente del consiglio di tutti i tempi (cosa che mi rattrista particolarmente perché è anche uno dei presidenti del consiglio più longevi) è comunque soltanto il vertice di una piramide dalla base ampissima, tolto lui ne arriverà certamente un altro uguale, magari non propriamente riguardo il privato, ma sicuramente identico nella direzione politica. Per questo motivo ritengo più efficace organizzarci meglio qui a sinistra. Ma torniamo ai fatti, leggo questo articolo scritto da Beatrice Borromeo per Il Fatto Quotidiano, si parla ovviamente di B.
« Peggio ancora, le serate che passa in famiglia. Secondo una fonte del nostro giornale, infatti, una ballerina avrebbe interrotto una cena del premier con le due figlie, Barbara ed Eleonora. E lui, con la giovane ospite in braccio, avrebbe commentato: “Vedete? Il vostro papà piace ancora alle donne!”, facendo scappare in lacrime le ragazze. »
Se questo fatto, apparentemente simile ad un romanzo, appartiene realmente alla realtà, mi rendo conto, con disgusto, di essere governato e rappresentato a giro per il mondo da una persona simile ai quei vecchietti che di tanto in tanto si leggono sul giornale, quelli che di tanto in tanto vengono beccati nei parchi con i pantaloni abbassati.  
Andrea Petrocchi

15 gennaio 2011

54

Hanno vinto i « si » ma il 54% è una percentuale molto lontana dal risultato minimo auspicato da Marchionne una settimana fa (mi pare fosse il 70% ma non trovo più l'articolo). Un quasi pareggio quindi, ottenuto inoltre grazie al voto favorevole dei colletti bianchi. Al di la dalla sicurezza ostentata dagli Agnelli, sorrisi tirati, secondo me hanno comunque vinto i « no ». Ha vinto la Fiom, che esce da questo referendum con autorevolezza, un faro acceso fra i tanti spenti degli altri sindacati metalmeccanici, tutti appiattiti sulla dirigenza Fiat, ed hanno vinto i lavoratori, quel bel 46% dimostra che hanno tenuto la schiena dritta davanti alla più subdola delle roulette russe, riassumibile nella scelta fra il voto favorevole e chiusura della fabbrica. Hanno certamente votato « no » anche dei padri di famiglia, gente con il mutuo ed i figli a scuola, ce ne fossero di più di persone così, gli ammiro, è stato un comportamento eroico. Concludo, non capisco a che fine abbiano fatto partecipare al voto anche gli impiegati, relativamente toccati dall'"accordo", sono stati utilizzati per diluire il voto dai reparti?

Aggiornamento: Qui un articolo da non perdere.

AggiornamentoII: Qui il voto seggio per seggio.

Andrea Petrocchi

San Giovanni Paolo II e Pinochet

« Al generale Augusto Pinochet Ugarte e alla sua distinta sposa signora Lucia Hiriarde Pinochet, in occasione delle loro nozze d’oro matrimoniali e come pegno di abbondanti grazie divine, con grande piacere impartisco, così come ai loro figli e nipoti, una benedizione apostolica speciale. » 
Queste le affettuose parole di papa Giovanni Paolo II al dittatore cileno, capo supremo della nazione, ufficialmente responsabile di 2095 morti e di 1102 sparizioni, nonché rinomato torturatore di dissidenti. La foto di cui sopra è del 1987, il testo, gli auguri per le nozze d'oro, giunsero a Pinochet il 18 febbraio 1993. Mi domando cosa possa portare un santo ad affacciarsi da un balcone in compagnia di un tiranno, ma si sa, le vie del signore sono imperscrutabili, ancora di più per i familiari di chi è stato ucciso dal fedele Pinochet.

Grazie a Curiositasmundi, qui invece un approfondimento di Repubblica.
Andrea Petrocchi

14 gennaio 2011

Parola del segretario di un sindacato

Raffaele Bonanni, segretario della CISL, su Mirafiori:
« Chi non ha firmato ha usato un linguaggio violento che scatena le persone più irresponsabili. È una situazione incresciosa. »
Questa le batte tutte, si cerca di far passare il concetto che il voto, massimo esempio di democrazia, sia un atto di violenza. Cosa possono aspettarsi da quest'uomo i lavoratori iscritti alla Cisl?

Grazie a ControLaCrisi per aver condiviso in rete la parole di questo boiardo mascherato (ormai neanche più di tanto).

Andrea Petrocchi

Caso Ruby, Silvio Berlusconi indagato a Milano




C'è un limite a tutto, ed essere indagato per concussione (le pressioni telefoniche sulla questura e la bugia relativa alla parentela di Ruby con il presidente egiziano Mubarak) e per prostituzione minorile (cliente di una prostituta ai tempi del fatto minorenne) è un limite difficile da tenere, anche per B. Alcune prove attinenti alla relazione fra B. e Ruby pare provengano dal computer della ragazza. B. Dovrà comparire davanti ai pubblici ministeri fra il 21 ed il 23 gennaio.

L'Italia è politicamente simile all'Egitto e alla Tunisia

l'Egitto è una repubblica, il suo presidente, Hosni Mubarak, governa incontrastato da quattro legislature, pari a trent'anni. La Tunisia è anch'essa una repubblica, il suo presidente fino a poco fa era Zine El-Abidine Ben Ali, al potere dal 1987. carriere lunghe, stabilità. A me questi due ricordano qualcuno.

13 gennaio 2011

Mediaset, Mediatrade e caso Mills, si riparte

La Corte costituzionale ha di fatto affondato il legittimo impedimento. Da stasera le truppe di B. alzeranno il volume col disco della magistratura comunista sperando che qualche alleato non trovi a questo punto più conveniente smarcarsi.
Andrea Petrocchi

produci consuma crepa




Il sistema ci aggredisce fin da prima della nostra nascita, ci uniamo a lui contestualmente al primo passeggino, quello che i nostri parenti comprano non troppo prima prima che a nostra madre finisca "il tempo", e che non deve assolutamente sfigurare accanto a quello degli altri. Da quel momento siamo immersi in una bolgia immane, dove tutti corrono seguendo un fazzolettino portato a spasso dal vento. E' un girone dantesco, però barocco, perché è tappezzato di annunci pubblicitari, tutti uguali, maiuscole nere su sfondo bianco, sempre la stessa parola, che però gli imperialisti tengono celata, sovrapponendo di volta in volta proto famiglie felici, comunque vere o palesemente false, sempre sfavillanti, inarrivabili, soddisfatte dall'acquisto, megafonate via media e quindi echeggianti dall'etere alla carta stampata, calibrate finemente per arrivare fino all'angolo più buio del pianeta dotato di almeno un individuo con qualche spicciolo da spendere. La loro luce è il loro esempio e deve essere visto, devono essere tendenziali, devono istituzionalizzare le masse. Ad un certo punto le distanze tra alcuni corridori ed altri si fanno nette, si creano così cinque o sei caste, le prime passeggiano, le ultime sono morte correndo, nel mezzo le varie sfumature. Abitano in posti diversi, frequentano posti diversi, fanno vite differenti, a fare la differenza pura fortuna e il conto in banca. Dentro queste caste non regna l'armonia, è anzi guerra da pollaio, comunque mai aperta, subdola. Tutto è un rincorrere chi precede ed un fuggire chi segue, e ciascuno ha il suo sestante e c'è chi misura distacchi esatti al millimetro, riportandoli su apposite bilancine atomiche, precisissime, rallegrandosi per i distacchi guadagnati o lagnandosi per quelli persi, tutto in tempo reale. Si restituiscono sguardi placidi e soddisfatti oppure sguardi dolci ma ipocriti a seconda del caso. E' la borghesia la peggiore pandemia di questi ultimi tre secoli, ma non è meglio vivere cercando l'empatia, il cercare di darsi agli altri sentendo gli altri darsi a te, invece di passare una intera esistenza (l'unica?) a pettinare il fumo di queste sfere cupe?

Renzi è un moderato

Sinistra, centro-sinistra, centro (e quindi destra). Se la Federazione ed il Sel sono ovviamente con la Fiom e con i lavoratori, se l'IDV ed il PD nicchiano, con la prima che su questa vertenza ha in pratica dato libertà di coscienza mentre il secondo si è dichiarato attendista, il sindaco di Firenze, che ha appoggiato apertamente gli Agnelli, senza se e senza ma, voi dove lo inquadrereste? Quello che stiamo osservando è il futuro del centro-sinistra o del centro e basta? 
Andrea Petrocchi

Non c'è nessun PD

Allora dentro il PD c'è almeno un altro Partito politico, si chiama Movimento Democratico ed ha Walter Veltroni come capo fila e Paolo Gentiloni in qualità di Bocchino. Quindi, a questo punto la situazione odierna è la seguente: oggi riunione di coalizione fra PD (D'Alemiani; Franceschiniani; Mariniani; rottamatori ed altre correnti) e MD, poi, se riusciranno a mettere d'accordo chi sta con la Fiat con chi vorrebbe invece sostenere la Fiom, il tutto senza creare fratture insanabili, cosa alquanto impossibile, magari ci faranno sapere. E' bellissimo, poi c'è gente che pensa ancora che il PD derivi dal PCI.

Andrea Petrocchi

12 gennaio 2011

L'uomo sbagliato per questo PD


Non è il momento degli attendismi, non abbiamo tempo per un piano quinquennale. Non ci servono mezzofondisti, figuriamoci maratoneti, servono centometristi, servono persone che serrano le fila, ci serve uno che dia stimoli, uno che comandi, che sia deciso, temprato, decisione presa poi barra a dritta, un rivoluzionario. Questo lo è?

10 gennaio 2011

La morte di Yuri Attinà è una colpa dello Stato

E' troppo facile rovesciare la colpa della morte del giovane Yuri Attinàil detenuto livornese di 28 anni morto il cinque gennaio in una cella del carcere delle Sughere di Livorno, sui suoi carcerieri. La colpa secondo me è del governo che lascia sotto organico i dipendenti della polizia penitenziaria nelle carceri sovraffollate.

Aggiornamento: Qui per la situazione del carcere delle Sughere a marzo 2011, 210 agenti penitenziari (305 previsti) e 450 detenuti (264 previsti). Commenti?


Andrea Petrocchi

La marijuana fa male, gli alcolici no?

Leggo che il  Corriere della Sera ha pubblicato un articolo nel quale si tenta di legare l'uso della marijuana con l'insorgere di alcune patologie. Vorrei leggere nei prossimi giorni anche qualcosa riguardo patologie simili dovute all'uso delle droghe legalizzate, tipo gli alcolici ad esempio.
Andrea Petrocchi

Italia, medio evo

Non c'è giustizia sociale, non so se c'è mai stata, ma dopo aver letto questo fatto sono certo di vivere in una nazione che non assiste più i deboli, buongiorno medio evo, è questo il nostro futuro. Hanno lasciato una famiglia intera, con problemi grossi e non da ieri, un padre, una madre e tre figli piccoli, senza un tetto e senza cibo. Li hanno lasciati a loro stessi, al freddo sotto i portici, di gennaio, cosicché il più piccolo di questi bambini, David, appena venuto al mondo, è morto di stenti. Questo bambino non crescerà, non andrà a scuola, non avrà il primo amore, non invecchierà, non esiste più dopo appena pochi giorni di vita, non per colpa del fato ma di chi non ha prestato assistenza alla sua sciagurata famiglia. Una cosa la voglio sottolineare, perché secondo me evidenzia la gravità della situazione, quella oggettiva, della nostra comunità, questo fatto non è accaduto in una di quelle provincie del profondo sud, dove lo stato rinviene a fiotti in un tessuto sociale lasciato alla bontà di chi se ne vuole occupare, è accaduto nella civilissima Bologna, una delle punte di diamante del concetto di stato sociale applicato alla nostra penisola, e la famiglia in questione non è albanese, zingara o senegalese è una famiglia di italiani. Il fatto, di una gravità che non ha paragoni, è avvenuto la notte fra il cinque ed il sei gennaio, dove erano le istituzioni bolognesi? chiuse per ferie??

Andrea Petrocchi

9 gennaio 2011

Altro che quote rosa

Leggo qui che le donne, nonostante lustri passati a rincorrere la parità di diritti con il genere maschile, ad oggi continuano a sobbarcarsi l'80% del lavoro domestico, dato per altro relativo alle sole donne lavoratrici, le donne che non lavorano smarcano statisticamente il compagno da qualsiasi mansione domestica. Secondo me è questo il vero problema riguardo la parità dei diritti fra donne e uomini, la giornata è sempre quella e la mancanza di spazi liberi, dovuta al poco tempo disponibile, rende impossibile a molte donne lo staccarsi dai lavori di casa per trovare tempo, fra le tante cose, di occuparsi magari della cosa pubblica. A riguardo le quote rosa  non possono essere la risposta alle poche donne in politica, perché creano asimmetrie fra le donne che hanno il tempo per dedicarsi alla politica, quelle che effettivamente poi entrano nelle quote rosa, e quelle che anche volendo di tempo non ne hanno. La risposta sta secondo me quell'80%, che deve diventare un 50.
Andrea Petrocchi

Un Papa piccolo

 Il crocifisso, secondo Papa Benedetto XVI:
« Corrisponde ad una corretta visione della laicità, perché esso è certamente l’emblema per eccellenza della fede cristiana, ma allo stesso tempo, parla a tutti gli uomini di buona volontà e, come tale, non è fattore che discrimina. »
Credo che nessun vaticanista riuscirà mai a giustificare l'ossimoro degli uomini di buona volontà che non trovano discriminante una imposizione. Comunque credo basti girare questa affermazione della laicità oltreteverina a qualsiasi uomo (donna no?) di buona volontà che sia ateo, agnostico, oppure ebreo, musulmano, indù e chi più ne ha più ne metta, e sentire cosa il crocifisso dice loro, così, per farsi un'idea. I simboli religiosi fuori dai rispettivi luoghi di culto non uniscono ma dividono.

8 gennaio 2011

Ecco perché gli Stati uniti sono la più forte economia del mondo e perché noi non lo siamo

« Nel processo di selezione la politica, la razza, il Paese di origine non sono mai contati. Per tenere me hanno mandato a casa dei dottori americani. »
« Nei concorsi in Lombardia c’è una spartizione tra Comunione e Liberazione e la Lega. Ne fanno le spese i cittadini »
Qui per il post completo.  
Andrea Petrocchi

Gabrielle Giffords

Ecco cosa accade in Arizona, profondo sud degli States, la stessa nazione che elenca fra i suoi simboli una statua alta cento metri che si arroga il diritto di indicare la via al resto del mondo, quando un deputato, una donna, si espone a favore dell'aborto, delle cellule staminali embrionali, delle energie rinnovabili e contro i sussidi alle compagnie petrolifere.
Andrea Petrocchi