4 agosto 2011

Nazionalizzare La Banca d'Italia

Banca d'Italia
Uno si aspetta che la Banca d'Italia sia una istituzione della Repubblica, e invece no, è in mano per il 94% alle banche italiane e per il restante 6% all'Inps. Questo vuol dire che chi dà voce a questa importante istituzione, basti pensare alla sua integrazione nel Sebc, organismo che, contestualmente alla Bce, concorre a formare la politica monetaria area Euro contribuendo a prendere decisioni che incidono su tutti noi, dal costo della rata del mutuo agli interessi sulle obbligazioni per i fortunati che possono risparmiare qualcosa di questi tempi, alle conseguenze inflattive o deflattive delle sue decisioni. Ebbene tutte queste decisioni, fondamentali per tutti noi, secondo me  non sono prese nell'interesse degli italiani, ma dei soci privati della Banca.

La Banca d'Italia ha in cassaforte 68 miliardi di obbligazioni italiane, è il 4% del nostro oceanico debito pubblico, per pagare questi debiti stiamo prosciugando lo stato sociale, e questo ente ci guadagna pure sopra, con le cedole.

La Banca d'Italia ha in cassaforte anche 2450 tonnellate d'oro. A che titolo? Ma non sarebbe meglio venderlo per compare obbligazioni italiane, per poi annullarle? si potrebbe dare un'altra bella botta agli interessi passivi! Domani il sole sorgerà comunque, anche senza l'oro di Bankitalia e della sua combriccola.

Più case a chi non le ha, più asili pubblici, più servizi statali agli anziani, e chi più ne ha più ne metta, perché la metà del gettito oggi nelle casse del nostro Stato se ne va in interessi per i nostri creditori.

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