31 marzo 2012

La Svezia abolisce il denaro contante e spicca un bel balzo nel futuro

Prendete un foglietto e scriveteci sopra una dozzina di nomi di banche straniere. Fatto? ora ditemi quante di queste banche sono svedesi, ve lo dico io, zero. Ripetiamo la cosa facendo una ricerchina da grana grossa su internet, vediamo se alle dodici ricordate a memoria riusciamo ad aggiungerne altre 38. Una cinquantina di nomi di banche straniere, qualche banca svedese nel mazzo? Questo tanto per contestualizzare l'influenza delle banche locali nella economia svedese.

Questo perché gli svedesi, che non hanno aderito all'euro conservando la propria valuta locale, la corona svedese, hanno appena annunciato al mondo l'intenzione di eliminare il denaro contante dalla propria economia, accingendosi a diventare la prima società "cashless" del mondo.

Appena l'eco della notizia è giunto qui da noi qualcuno deve essersi sgomentato, e la propaganda ha iniziato a tambureggiare il solito «Al lupo! Al lupo!!»

Questa volta nel Paese dei banchieri, dove governano le banche sostenute dall'intero emiciclo (al netto di Idv e Lega) è toccato prendersela con loro stessi, le banche. Il legame di dipendenza fra chi gestisce la ricchezza italiana e chi questa ricchezza la crea non è mai apparso così evidente. A chi fa comodo mantenere il contante?

Non è vero che in Svezia si sta sperimentando una nuova forma di controllo sociale, il problema non va affrontato demonizzando il cambiamento, ma lavorando su dei contrappesi efficienti, obbligare le banche italiane a mettere in listino dei conti corrente base gratuiti aiuterebbe a risolvere il problema, un altro aiuto sarebbe alfabetizzare gli italiani a riconoscere le truffe online.

Non è con la caccia alle streghe che faremo progredire il nostro Paese, i cittadini svedesi stanno osservando una correlazione fra il drenaggio del contante e il crollo dei reati di rapina, scippo, riciclaggio, corruzione ed evasione fiscale, è questo il segnale da seguire.

Mettiamo questi benefici sul piatto del bilancino, mettiamo la tracciabilità sull'altro, poi prendiamo tutti gli italiani onesti, sarebbe un plebiscito.

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#cashless
#Svezia

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30 marzo 2012

Lloyd Blankfein, l'uomo più potente del mondo, ma nessuno lo sa

fonte foto Wikipedia

Ai più il nome Lloyd Blankfein non significa un bel nulla.

Eppure il distinto e anonimo signore che ci sorride dalla foto sopra avrebbe pieno diritto ad essere conosciuto fino nei quattro angoli più reconditi del pianeta, più dei governanti, più del Papa. E invece no, oltre alla potenza, alla ricchezza, al prestigio, questo individuo ha in dote anche la possibilità di risultare invisibile ai media, potremmo ritrovarcelo accanto al bar come un qualsiasi pensionato.

Ma chi è Lloyd Blankfein? classe 1954, dal 2006 al timone della più potente banca d'affari del mondo, a sua volta braccio finanziario della potentissima lobby ebraica americana, è uno che ha permesso l'ingresso della Grecia nell'area Euro (*), uno che, lasciando l'obiettivo sulla nostra penisola, vanta fra suoi ex dipendenti e consulenti gente del calibro di Mario Draghi, l'attuale presidente della Bce, potenti politici come Gianni Letta e Romano Prodi, e l'attuale presidente del consiglio Mario Monti.

Non si tratta di amicizie ma di legami nati in rapporto di dipendenza la cui rescissione è certa solo sulla carta, un piano inclinato dal quale il signor Blankfein guardava in basso e vedeva gente iscritta nel libro paga della sua azienda. Insomma, il signor Blankfein, dal mite aspetto, assomiglia più a una piovra titanica con i tentacoli radicati nel sistema Italia.

Un tourbillon di porte girevoli, valigette che passano dalla finanza alla politica e ai governi, economia ed affari, in un conflitto di interessi tanto evidente da non essere percepito.

La banca d'affari è la nota Goldman Sachs, nel 2007 ha speculato sui mutui sub-prime guadagnando milioni di dollari con la vendita dei titoli allo scoperto, contribuendo al crollo del mercato, e arricchendosi, mentre la middle class americana riconsegnava le chiavi di casa alle banche. Nel 2010 sono stati incriminati dalla Sec per truffa ai danni dei loro stessi clienti, e pochi mesi fa Greg Smith, un dirigente della banca, ha rassegnato le dimissioni sotenendo che i clienti di questa banca vengono trattati come i Muppets, i famosi personaggi di pezza dei programmi per bambini.

Fa specie che un tipo come il signor Blankfein abbia la possibilità di alzare la cornetta e dire «Ehi, come va!» e tirare la giacca, in memoria dei vecchi tempi, al primo ministro di una nazione d'oltre oceano, che possa giocarsi in borsa le vite di milioni di persone, gestirne i governi, tirando le leve del teatrino dei lobbisti, dei burocrati e dei governanti di tutto il mondo, il tutto in maniera "privata" gestendo cioè questa infinita potenza nel solo riguardo del proprio consiglio di amministrazione, senza mai essere stato deputato da nessuno.

E' da queste corrispondenze che si avverte, chiara, la feccia del sistema capitalista. Il signor Blankfein va conosciuto, ce lo deve.

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#GolmanSachs
#Blankfein

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25 marzo 2012

Le ideologie fottono - lettera aperta a un lavoratore dipendente che vota a destra

Nella grande melassa della politica post-ideologica qualcuno l'ha fatta troppo semplice e oggi paga dazio.

Sono le centinaia di migliaia di dipendenti privati che alle politiche del 2008 hanno messo la "x" sulla lista sbagliata, soggettivamente sbagliata.

Errori dettati da assoggettamenti mediatici inoculati da decadi di propaganda via etere e carta stampata, che goccia dopo goccia ti hanno irreggimentato. Intransigente verso gli immigrati, refrattario alla coesione sociale, un algido solista doppio petto e lenti scure, proteso verso gli orridi stilemi borghesi riassumibili in gare da pollaio col vicino di casa. Loro ti parlavano e tu li hai ascoltati, hanno evitato di fornirti un dettaglio fondamentale.

Fatto sta che non siamo ancora diventati un califfato moresco, che mantenere un'illusione è oneroso e che il tuo vicino-competitore arranca come te e come te, pur dividendoci un tetto, non riesce nemmeno più a parlare con suo figlio, perché per lavorare quel quid necessario per far quadrare il finanziamento col mutuo,  siete finiti per essere il refrain di un'ombra evanescente sul divano, fra la porta di casa e la camera da letto.

E comunque il punto fondamentale è che i rampanti ai quali ti ispiri sono di destra come te ma a differenza di te non dipendono da nessuno. Tu invece si, ieri hai votato con "i padroni", gli stessi che oggi ti hanno chiuso nel recinto.

Per "loro" oggi è come ieri, per te la cosa è differente, fra ieri e oggi ti sei giocato le conquiste per le quali ha lottato tuo padre, sei diventato una figura ricattabile.

Capirai cosa vuol dire quando tacerai invece di puntualizzare, capirai che le ideologie non se ne sono mai andate, sei tu che hai smesso di ascoltarle. Giudica se sia stato un bene.  

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#Art18

20 marzo 2012

A sinistra di Jalta

Nel febbraio del 1945, presso il Palazzo di Livadija a Jalta in Crimea, Stalin, Churchill e Roosvelt si spartirono l'Europa in aree di influenza. Secondo alcuni i 61 differenti governi che si sono succeduti negli anni in Italia sono tutti figli della stessa matrice liberale di influenza americana, la democrazia da queste parti sarebbe stata, secondo queste persone, una pia illusione.

Che la sinistra non sia mai stata al governo, se non in coabitazione con i liberali, è un fatto, gli italiani quindi non hanno ancora avuto la possibilità di capire la bontà di questi principi, possibilità oggi resa lontanissima dalla assenza in parlamento di un Partito espressione di questa ideologia.

Cosa si intende col termine "sinistra"? Di per se il termine è molto vago, se il comunismo presuppone la dissolvenza dello Stato, se il socialismo presuppone uno stato monopolista, il sistema social-democratico permette il mercato, il riverbero della offerta del medesimo bene, ma è un mercato "corretto", una ibridazione, un capitalismo dalla testa statalizzata.

Il termine "sinistra" è quindi uno spettro tanto ampio da sembrare vuoto. Ma un concetto comunque accomuna queste idee, tutti i sistemi convergono verso l'uguaglianza fra gli individui, cosa ritenuta per nulla interessante nel sistema vigente del prodotto interno lordo.

Eppure è questa l'ombra nera che il capitalismo getta sulle masse, la distorsione generata nei valori dell'uomo della strada dalla osservazione di individui ineguali, sottoposti a conservatorismi che garantiscono il perpetrarsi di queste asimmetrie.

L'ignoranza del significato del termine "uguaglianza" si somma a quella del ritenere sinistra quello che in realtà non lo è. Pare di assistere a un gioco di specchi, che ogni tanto ci svela l'altra fauce della stessa fiera.

Quale democrazia si cela in un sistema bipartitico dove entrambi i partiti siedono dalla stessa parte del tavolo?

#cantieresinistra

Il mio punto di vista circa la proposta del ministro dell'istruzione riguardo al minuto di silenzio in seguito alla strage di Tolosa

Premetto che ritengo la violenza contro un mio simile un atto degradante, la sua uccisione un crimine che echeggia per sempre nelle generazioni future, l'uccisione di un innocente una barbarie, e che ripudio soltanto l'idea della uccisione di bambini. Ritengo infine una assurdità il fatto si possa mettere in atto simili crimini per motivi religiosi.

Premetto inoltre che non sono un antisemita, che dal punto di vista religioso mi ritengo neutro, la religione è e riguarda la sola sfera personale di ciascuno di noi, non è cosa pubblica, non è politica, non dovrebbe mai arrivare alla politica.

Il fatto infine che io concepisca la religione come una sfera fumosa che ottenebra gli individui che in essa si perdono finendo per sprecare la loro intera vita a pettinarne il fumo, è opinione mia personale, ed in un certo senso conferma il fatto che la religione sia un affare privato.

A premesse fatte non trovo nulla che possa giustificare una eco simile data ai fatti di Tolosa, i minuti di silenzio chiesti dal nostro governo per riflettere sulla intolleranza sono una prima assoluta che non è secondo me giustificabile da questo crimine.

Non lo giustifica la morte dei bambini, il quattordici di questo mese ne sono morti 22 in un incidente stradale in svizzera, non è la religione, il medio oriente ribolle di odi religiosi che causano una strage infinita alla quale ci siamo man mano abituati, e non è nemmeno la strage di bambini per motivi religiosi, perché molte delle vittime di quelle stragi che insanguinano la vita di quella porzione di mondo sono appunto dei bambini.

Allora che cosa giustifica i minuti di silenzio? il fatto che questa strage sia avvenuta in Europa? Perché se è questo il motivo, trovo la risposta, il minuto di silenzio, il massimo della ipocrisia, perché un minuto dopo in medio oriente la macchina del piombo riparte più forte di prima, aggravata dalla presa sulla popolazione europea di una rinnovata aurea di scontro fra differenti civiltà.

la risposta giusta è calmare l'odio, fermarlo prima che sia tardi, che tracimi in Europa. L'unica risposta da dare è cessare di essere la causa di tutto quel sangue che scorre in medio oriente.

E' un mio pensiero, e scusatemi se lo riterrete osceno.

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#cronaca

17 marzo 2012

Circoscrizione 3 - Consiglio del 15/3: abitanti di via Goito, via Corcos e via Calatafimi uprising! colata di cemento in arrivo

Giovedì sera c'era consiglio, presente l'assessore Grassi, passato a descrivere il come ed il quando della prossima colata di cemento.

Tre saranno le zone interessate: i campi di via Corcos e via Calatafimi e il grande appezzamento (60.000 mq) sito all'interno del quadrilatero fra via Goito e via dell'Ambrogiana. Sul confine ovest di quest'ultima area sarà costruita una "stecca" di edifici alti quattro piani (un'ottantina di appartamenti). Dirige l'orchestra Coop Italia.

In via Corcos e via Calatafimi l'amministrazione comunale pare seriamente intenzionata a costruire dei parcheggi "ipogei".

L'operazione è complessa, si parla di "compensazioni" ovvero di azzeramenti degli oneri di urbanizzazione a fronte della messa in dimora di un parco pubblico nelle aree non edificabili. 

Zero materiale informativo dalla circoscrizione, si sono limitati a farci trovare sul tavolo una piantina della zona di via Goito, assolutamente da ridere.

Mi ero comunque preparato abbastanza bene da me, a confronto della piantina i miei incartamenti sembravano Wikipedia aggiornata al minuto. 

Pubblicherò il mio intervento appena mi arriverà il verbale, il motivo per cui sto scrivendo è un altro ed è molto importante: questi interventi riguarderanno direttamente le famiglie che orbitano in queste strade: ho chiesto al Grassi se questa gente è stata informata, mi è stato risposto di si, ci sono le registrazioni.

Tutti d'accordo con questo piano? nessuno preferisce qualche altalena e uno scivolo al posto dei parcheggi interrati di via Corcos? non c'è niente del genere nel giro di chilometri, tutti macchinacentrici? 

Riguardo via Goito si parla di anni di betoniere, polvere e casino, tutto ok anche qui? Se avete conoscenti che abitano nei pressi e non sono stati informati avvisateli. Durante la prossima settimana sarò in zona a fare del volantinaggio, chi non è d'accordo si alzi ora, passato il documento dal consiglio comunale sarà già tardi.

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Ween - Spinal Meningitis (Got Me Down)

16 marzo 2012

Funerale in salsa dandy

15/03/2012

Bersani deve aver preso appunti, Monti era seduto di fronte ai tre, Alfano sembra la trasposizione umana di un cefalo e Casini è approdato alla terza età.

E' la foto di un funerale, il nostro.

Non servono a niente uscite cerchiobottiste tipo « A quella foto manca il sonoro » come si è affrettato a puntualizzare il leader del Piddì, questa foto segna il superamento di un limite, ritrae il presidente del consiglio, un liberale, e i segretari dei tre Partiti che lo sostengono, e che il cielo mi fulmini se non sono tre liberali anche loro.

Come un chiodo schiaccia chiodo Casini risponde con questa foto alla foto di Vasto di sei mesi fa, ed è la foto di Vasto a misurare il peso politico della presente.

Il Pd ha scelto cosa fare da grande, e il centro-sinistra, per come lo conoscevamo noi, è morto, anzi, s'è scisso, col centro che se n'è andato al centro, mentre la sinistra è come un concetto morto che affonda.

Divorato da un serpente mi guardo attonito alla ricerca di un cavallo da abbracciare.

C'è Di Pietro (che si professa liberale pure lui) c'è Vendola, c'è la Federazione....

Compagn*, dobbiamo incominciare a costruire, fra un anno si vota e non esiste nulla che tristezza....

#cantieresinistra

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15 marzo 2012

Uno, nessuno, centomila

Una cosa che bene o male mi caratterizza come politico, nel senso che probabilmente ha pochi altri simili fra i "colleghi" e', per quanto riguarda la mia formazione, l'assenza di una guida, di un politico anziano che mi abbia aiutato a crescere politicamente.

Ho fatto da me, ma non mi sono fatto da solo. Mi sono formato su internet, post dopo post sul mio aggregatore, distillando gli insegnamenti dalla cronaca.

Il risultato e' il mio"io" politico d'oggi, e sopperisco a questa assenza ed alla indotta solitudine grazie ai bloggers che mi hanno aiutato e che mi stanno aiutando a crescere politicamente.

Gente che pensa, e che scrive, e che ringrazio.

13 marzo 2012

Le grandi opere non creano occupazione

Alberto Perino

La Cgil è favorevole alla Tav Torino Lione, la segretaria Susanna Camusso prova a spiegarci il perché:
« Servono nuovi investimenti, servono per creare dei posti di lavoro.»
Risposta pronta da Alberto Perino, una delle voci storiche del movimento NoTav, che, con in mano i dati di uno studio francese, ci informa che "le piccole opere utili" consistenti nell'ammodernamento degli edifici pubblici, delle scuole, degli ospedali, per non parlare delle energie rinnovabili, a confronto con le grandi opere e al netto della maggiore utilità sociale generano una occupazione di ben otto volte superiore.

Ma Perino va oltre: leggendo la delibera del Cipe per il tunnel geognostico della Maddalena si capisce che i fondi utilizzati per il finanziamento di questa opera sono stati stornati proprio da quelli per la messa in sicurezza delle scuole e per la sicurezza carceraria.

Il sito internet Il Cambiamento pubblica a riguardo uno stralcio di questa delibera, la copio e incollo sotto:
« Fondo aree sottoutilizzate [...] per la messa in sicurezza delle scuole, per le opere di risanamento ambientale, per l’edilizia carceraria, per le infrastrutture museali ed archeologiche, per l’innovazione tecnologica e le infrastrutture strategiche per la mobilità.»
Gli argomenti della Camusso non ci convincono, quale motivo giustifica allora la posizione della Cgil?

Ringrazio Il Cambiamento per la condivisione in rete dello stralcio.

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#NoTav

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Fonte (delibera Cipe)

11 marzo 2012

Perché il Pd è diventato il partito dei padroni


Quarant'anni fa alla catena di montaggio dello stabilimento torinese di Mirafiori lavoravano circa sessantamila operai, oggi in tutto il torinese gli operai sono circa decimila.

Negli anni settanta il naturale interlocutore della classe operaia italiana era il Pci, oggi il partito che avrebbe dovuto raccoglierne l'eredità si rifiuta di partecipare alla manifestazione della Fiom e flirta con i liberali.

Se sappiamo spiegarci la dinamica a monte della involuzione dei posti di lavoro nell'industria e lo sfumare della nostra economia nel post industrialismo - i fatti dei primi anni ottanta, la caduta del blocco socialista, l'alveo della globalizzazione, le delocalizzazioni selvagge avallate da una politica bipartisan e liberista - torna più difficile spiegarci come mai anche la sinistra parlamentare italiana abbia avallato tutto questo, il perché questo Partito abbia scelto di cambiare, di tradire gli operai per abbracciare Confindustria e le logiche shumpeteriane della distruzione creativa dei posti di lavoro.

Eppure queste due dinamiche, apparentemente slegate, sono secondo me unite nella consapevolezza da parte di questo Partito di non poter niente davanti ad un evento di portata globale come la delocalizzazione industriale, nella impotenza davanti alla eclissi dei relativi posti di lavoro, nel saper di dover cambiare per sopravvivere al cambiamento della nostra società.

Davanti a questa onda possente probabilmente qualcuno ha tentennato, in quel momento altri hanno trovato l'occasione per affondare il Partito e provare la deriva a destra, alla ricerca dei voti borghesi.

#Piddì

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10 marzo 2012

Circoscrizione 3: depositati due nuovi atti su parcheggi per invalidi e Villa Fabbricotti

Questa mattina mi sono incontrato con alcuni residenti della Circoscrizione e sono stato informato circa alcuni probabili casi di abuso relativi ai parcheggi per gli handicappati.

Le denunce sono abbastanza circostanziate, come sempre accade quando chi denuncia abita nelle immediate vicinanze degli assegnatari abusivi,conoscendo per filo e per segno le dinamiche familiari che giustifiacano o meno le assegnazioni.

Piccolo punto di forza delle circoscrizioni, più ci si avvicina alla strada e meglio si governa, peccato che questi enti stiano cantando il canto del cigno.

Comunque, i residenti mi hanno lasciato una piantina abbastanza dettagliata, ho in mano una mappa stradale con sopra i posti auto assegnati a chi se li merita, quelli "incerti" (residenti assegnatari che hanno anche il garage) e quelli abusivi (permessi dati a persone oggi decedute o trasferite altrove).

Si parte come al solito (stando sul vago) e si fa come l'acqua sulla roccia.

Segue il testo dell'atto:

interpellanza



A latere di questo incontro mi è stato inoltre riferito che il custode del parco pubblico di Villa Fabbricotti non apre il cancello su viale della Libertà, limitandosi a tenere aperte due porticine a questo laterali, che sono strette e causano problemi ai disabili e alle mamme che portano i figli al parco in carrozzina.

Non è cosa da poco, gli ingressi secondari, ben più ampi delle due porticine striminzite della entrata principale, sono posti sugli altri lati del parco e rimangono a distanza di centinaia di metri. Ho quindi redatto una interrogazione, chiedendo che venga riaperto il portone centrale.

segue il testo dell'atto:

interrogazione





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#circoscrizione3

Aggiornamento: Qui per sapere come è andata la discussione dell'atto in consiglio.


9 marzo 2012

Scacco matto! a oggi la tutela dell'ambiente e quella dei posti di lavoro sono due concetti antitetici

La produzione di un'automobile ci costa, in termini energetici, quanto tutto il suo consumo nell'intero futuro arco di utilizzo.

Stante questo attuale gap negativo a monte di quanto vediamo nelle vetrine dei concessionari, e' perfettamente inutile oggi scegliere una ibrida o uno zev al posto di una comune auto a benzina.

Per fare davvero un piacere all'ambiente, e alla salute nostra e dei nostri cari, non dobbiamo quindi comprare una vettura "verde", ma lasciare più giorni possibile la vecchia macchina nel box, e utilizzare la bici o il bus per gli spostamenti.

La risposta giusta che dovrebbe fornirci la nostra amministrazione dovrebbe chiamarsi "interconnettivita'", si dovrebbe favorire l'interscambio fra bus e bici, e fra treno, bus e bici per chi e' costretto al pendolarismo.

Questa "osmosi" fra mezzi differenti serve per annullare gli svantaggi di questo o quel mezzo sulle diverse distanze.

La bicicletta e' il mezzo vincente per girare in centro ma e' svantaggiato rispetto alla comoda "scatoletta a quattro ruote" se il centro deve essere raggiunto dai quartieri satellite della città.

In pratica, se la politica della nostra amministrazione andasse davvero verso la tutela della nostra salute, dovrebbe tradursi in azioni tali da indurre i nostri concittadini a lasciare l'auto a casa.

Per raggiungere questo obiettivo basta predisporre treni e bus al trasporto della cara due ruote.

Se da una parte l'interconnettivita' verso bus e bici potrebbe salvarci dall'inquinamento rilasciato dalle nostre auto (rimarrebbe comunque quello proveniente dalle nostre caldaie e quello da produzione) da un'altra questa rivoluzione sarebbe poca cosa conforntata a quella causata dal mancato rinnovo della macchina, che causerebbe il collasso della galassia dell'industria automobilistica con relativa crisi economica ed occupazionale.

Quindi, per prima cosa diffidare di quei politici che propagandano su ambiente e lavoro, salute e lavoro paiono oggi realmente inconciliabili, ed il problema, ahinoi, fino a quando non sara' resa "verde" anche la produzione, non pare risolvibile.


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2 marzo 2012

Il potere costituito contro la liberta' degli individui - concezione politica di Stato e di Anarchia, un parallelo sui limiti dei due sistemi

L'anarchia, la teoria della esistenza di un luogo sociale e politico basato sulla mera Libertà degli individui in assenza del potere costituito, non è, come dice la propaganda, il luogo del caos, ma quello della convinta e fattiva fratellanza, unione e collaborazione fra le persone.

Insieme al Comunismo l'anarchia è una idea alternativa al nostro sistema social-liberale del mercato, e, a mio parere, merita rispetto perché di questi tre universi l'anarchia è sulla carta senza dubbio quello migliore.

Sempre secondo me questo sistema è reso però inattuabile da di chi ha in mano le leve per l'istruzione delle masse.

Trovandosi in conflitto competitivo con il luogo anarchico, il sistema social-liberale secondo me non vuole favorire l'alfabetizzazione democratica di massa che sta alla base della libertà degli individui dal giogo degli individualismi, e che sta quindi alla radice della attuazione del concetto anarchico.

Se l'anarchia ha un suo limite nella intelligenza umana, anche il sistema social-liberale ne ha uno, che si manifesterà (oppure si è già manifestato chissà) il giorno in cui non ci saranno più in giro dei malfattori da perseguire.

Che ne sarà delle forze dell'ordine in un simile contesto? Faranno di tutto per convincerci della loro utilità. Ma come faranno senza i malfattori?

Dato che l'alternativa è la disoccupazione saranno portati a simulare.

#anarchia


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