5 aprile 2012

Sinistra, fine del lungo oblio?

Paul Ginsborg



Per noi cuori di sinistra abbacinati dall'algido refrain dei liberalismi del Pd e dal vuoto pneumatico nichilista che è la sinistra dell'emiciclo parlamentare di questa legislatura, per noi caparbi sotto i fischi e le bordate dei conservatori, si é accesa una speranza.

Sta girando un manifesto, a firma del girotondino Paul Ginsborg e di Guido Vitale, un manifesto in difesa dei beni comuni. Il testo circola (pare solo offline qui per il testo) raccogliendo consensi, si parla di Vendola e di De Magistris, si parla addirittura di Landini.

C'è un barlume lungo quella brughiera desolata che è la sinistra italiana dei giorni d'oggi. E siccome la notte è lunga, fredda e senza stelle, in quella luce vedo senz'altro un evento da festeggiare.

Quel barlume è un campanello di compagn* che hanno acceso un fuoco. Questo post è il mio modesto contributo affinché altra gente sia messa al corrente circa la sua esistenza. Intanto mi siedo e tiro il fiato.

Riuscirà la trasformazione in qualcosa di serio, qualcosa in grado di sovrascriversi a quel pasticciaccio brutto che è la galassia impalcata dei vecchi nomi?

Speranza destinata a rimanere sospesa a lungo. Attendo i prossimi eventi e spero nella pubblicazione del testo, intanto mi siedo e mi guardo attorno.

Dalle condivisioni dell'articolo con cui è stata diffusa questa notizia, articolo che riporto come al solito in basso fra i link, mi pare di vedere che altra gente stia sedendo accanto a me, e sorride munita della mia stessa speranza.

La speranza in qualcosa di bello da costruire.


Grazie a Stefano Orsi per la condivisione in rete della fonte.


Aggiornamento: qui per il seguito.

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